20.09.2019
Schmersal lancia sul mercato il primo sensore di sicurezza RFID in versione Ex
EX-RSS16 può essere utilizzato per applicazioni in zona gas 2 e zona polveri 22
Il nuovo sensore di sicurezza, resistente all’usura, è adatto per il monitoraggio della posizione di ripari, quindi per rilevare la posizione di porte o dispositivi di protezione a scorrimento laterale, girevoli o removibili, ma anche per sorvegliare la posizione degli assi della macchina. Inoltre, tre diverse direzioni di azionamento consentono una scelta flessibile della posizione di montaggio.
L’EX-RSS16 è disponibile con e senza ritenuta. La versione con blocco magnetico, ad esempio, assicura che una porta rimanga chiusa anche in assenza di tensione. Grazie alla tecnologia RFID integrata, l’EX-RSS16 consente varianti con livello di codifica “alto” secondo la norma ISO 14119, offrendo così la massima protezione contro le manipolazioni.
I sensori di sicurezza EX-RSS16 possono essere dotati, su richiesta, di un’uscita di diagnostica oppure di un’interfaccia SD (diagnostica seriale). È possibile collegare in serie fino a 31 sensori di sicurezza con diagnostica seriale. In questo modo i dati diagnostici dei singoli dispositivi collegati in serie, quali informazioni di stato o messaggi di errore, possono essere trasferiti ad un sistema di controllo attraverso il gateway SD e un bus di campo (ad es. PROFIBUS), velocizzando così la risoluzione di problemi e anomalie. Funzioni diagnostiche avanzate supportano la manutenzione predittiva e aiutano a prevenire i fermi macchina. Dal PLC è possibile inviare comandi di controllo ai dispositivi collegati in serie. “Con la nuova versione EX per applicazioni in zone soggette a gas e polveri, abbiamo notevolmente ampliato le possibilità di impiego del sensore di sicurezza RFID, molto richiesto per le sue prestazioni e l’efficienza in termini di costi”, afferma Marlies Gerstkämper-Oevermann, Product Manager del Gruppo Schmersal. “Il sensore EX-RSS16 è adatto per l’utilizzo in molti ambiti industriali in cui devono essere soddisfatti i requisiti di protezione antideflagrante”.